giovedì 30 maggio 2013

Noia.

Mi annoio da morire e ho deciso di fare quello che nessuna persona normale o con un minimo di cervello fa prima di un compito che vale la propria promozione. Tingersi. Ho da studiare e tutto, ma la voglia passa. Quindi preferisco tingermi i capelli di qualche colore strano. Non so cosa voglia dire la foto, ma é bella, e quel colore tenue m'ispira. Faró una cosa stile "nuova rinascita." Credo. . Noia stuprami, seriamente.

martedì 28 maggio 2013

Scrivere, per me.

Scrivere non è semplice, ed io non voglio dire di essere brava.
Però una cosa che mi piace fare, quando mette le dita sulla tastiera è metterci i miei sentimenti. Forse rischio, molto, anche. Ma ormai che perdo? Orgoglio ad essere ferita? Sentimenti? Ma se li ho sentiti vivi solo scrivendo. A volte ho paura di essere ferita, ho paura che tutto vada a rotoli, ma poi mi guardo e penso: "Ma io sono così scrivendo, io ho potuto 'vivere' grazie a questo, hai paura di quello che può renderti ancora felice? Ci sono tante delusioni qui, ma se molli, molli anche questo allora non farai mai nulla".
Io sono arrivata qui, qui pensando questo. E' un amore infinito tra me e lei. Ok, forse esagero, ma è la scrittura che mi ha fatto capire molte cose. Forse mi ha reso la vita molto difficile in questo anno, ma se io sorrido è per lei. Vedere quello che molti non possono fare, socchiudere gli occhi e sentire, sentire con il cuore, quello di qualcuno che è diventato più sensibile ma riesce a percepire cose che gli altri non possono capire. Abbandonare i senti per "toccare" qualcosa di più profondo, per arrivare all'essenza. Esagererò anche qui, ma per me è questo essere arrivati lì e trovarmi ora qui. Mi sento più sensibile, mi faccio mille problemi per ogni cosa e non è giusto, ma allo stesso tempo capisco sensibilità diversi e di altre persone, riesco a trovare le parole e giostrarmi, anche se non facilmente, in questa vita. E io mi sento felice anche così, forse sono cambiata moltissimo da quello che ero, ma io non me ne accorgo, io non mi rendo conto di cosa sono da fuori, perché quel fuori per me non c'è più. Io non voglio confrontarmi con le persone che non mi capiscono, ma non per cattiveria, ne rimarrei ferita e non voglio. Io il sole l'ho avuto scrivendo, stile illuminazione divina e anche se non sono brava, è quello che mi piace fare per ora, un modo per sfogarmi e dare vita a desideri o parole, provando a creare quello che nella realtà, non c'è. Compongo e distruggo come nulla fosse, ma tengo quello che è vero, quello che non è menzogna, come i sentimenti. Amicizia, gelosia o quel che sia, quelli anche attraverso poche righe, sono veri.

Una parte della mia felicità.

Ho tanta paura..Ho paura che la scuola vada male, ho paura che lei vada via e chiuda tutto quello che mi fa stare bene. Non pensavo che scrivere, scrivere per qualcuno sia così bello. Di solito quando cammini e aiuti una persona, quest'ultima non ti dice sempre grazie, o anche per i gesti più semplice, molti non accennano mai ad un gesto carino nei tuoi confronti e quella parola che magari può farti stare meglio, tu non la ricevi mai. Io non pensavo che entrare lì, oltre a crearmi "problemi" con alcuni, mi sono sentita dire "grazie". Un grazie detto per aver scritto alcune righe, dove quello che io chiamo personaggio, manifesta dei sentimenti. So che forse è sbagliato, è sbagliato dire che quei personaggi ti salvino per caso. Ma io non mi sono solo chiusa, io ho aperto un mondo, quello dei miei sentimenti. Li ho conosciuti grazie a loro, li ho modellati, ho capito come manifestarli nella realtà e li ho donati ad altri, sapendo anche solo scrivendo, di potermi fidare. L'Amicizia è il primo che ho donato e ne vado fiera. Era diffidente eppure passare ore sul pc non è solo rovinarsi la vita. Io tocco con "mano", quelli che molti non hanno. Io riesco a capire da come scrive quella persona, i suoi sentimenti se sia arrabbiata o meno, se stia piangendo o no. Questo cosa vuol dire? Sono solamente io diventata più sensibile? O sono gli altri che si sono fatti "leggere" da me? Io credo che quel grazie, quelle lacrime siano servite, servite per migliorare quello che ora sono e che se anche molte persone non vedono, io mi sento quasi "completa". Quel mondo non è solo fatto di cose "brutte", perché se trasmettere emozioni scrivendo, trovare un'amica, confidarsi e sentirsi "capiti scrivendo è brutto, allora io non capisco cosa sta succedendo oggi. Mi ricordo i primi tempi e quell'incertezza di verità o meno. Ma io mi fido, mi fido che questa esperienza dentro di me non finirà mai, perché lei starà vicino a me ed io a lei..E non importa se dovrò mai chiuderlo. Farò male, ma poi posso sorridere, no? C'è lei, una delle persone a cui voglio più bene e che ho conosciuto scrivendo o meglio dire ruolando. Cosa ho imparato in questo anno pieno di difficoltà e tante cosa pesanti? Che io sorriso non è solo quello che ci danno le persone intorno a noi, perché a volte le vedi così spesso che ti scordi di dirgli grazie, grazie per esserti vicino. Sono felice di avere amiche qui, ma anche di averne conosciuta una lontana e di aver capito che scrivere, non è solo un gioco a volte. Puoi trasmettere, puoi dare più di quanto immagini, perché c'è gente che magari, anche per un micro secondo sentirà il cuore battere forte e quello sarà per merito tuo.
Il merito di averla fatta sorridere, il merito di esserti migliorato con ogni esperienza, di esserti capito.
Io sono qui e tra pianti, sorrisi e emozioni, ho voglia di viverne sempre di più.
Con lei, perché è l'unica che mi abbia mai emozionato così, anche con quelle "poche righe" che mi hanno cambiato la vita, con il suo volermi bene e ripetermelo ogni giorno, sorridendo.


Grazie, Mun.

sabato 25 maggio 2013

Cos'è il sorriso?
E' solo un gesto che facciamo naturalmente?
Il sorriso lo abbiamo da piccini, ma cresce e muta con il tempo. Da prima per cose semplici, come il sole o anche la merendina che ci prepara nostra madre, poi per cose sempre più "importanti" per noi.
Il sorriso, quando sei grande viene raramente o non come quando sei senza pensieri.
Il sorriso non è da tutti, perché non tutti sono felici. Io mi sento brava a sorridere, a volte, grazie ad alcune persone.
Il sorriso è l'essenziale di ogni problema, perché sorridendo puoi andare avanti, puoi essere forte.
Non si può giudicare quello degli altri, ma solo il nostro, perché sappiamo se sia vero o meno.
Socchiudere gli occhi e pensare al cielo mi fa sorridere, perché riflettere su tante cose è bello.
A volte fa male la testa, neppure fossi un genio. Ma quei pochi neuroni che ho, voglio usarli per pensare e magari capire gli altri.
Forse all'esterno sembro vuota, non so come mi vedono gli altri.
Ma piangere per la felicità e sorridere, è stupendo.
Io lo faccio quasi ogni sera, e non so il perché.
Forse è il capire quel che ho, quel che sto avendo e quello che posso avere o fare, che tra le mille brutte notizie mi rende felice.
Di una cosa sono pienamente sicura, ed è che il sorriso salva molte persone. Ne basta uno per cambiare la giornata e capirlo è stata la scoperta più bella del mondo.
La speranza è l'ultima a morire.
Ma in questo mondo si muore troppo spesso, si muore per un saluto non detto, per una cattiva parola, anche solo per un gesto non fatto, perché qualcuno può rimanerci male.
Non va mai tutto bene, perché così la vita sarebbe noiosa.
Ma la mia è più sul disastro, sull'isteria dei nervi, sul fatto che sempre e comunque quella che ci rimane male sono io, perché le persone più deboli vengono schiacciate.
Questa è la teoria del mondo, chi non è forte deve essere buttato fuori, come una battagli al più forte.

Ma non mi piace giocare, non mi è mai piaciuto mettermi in mostra con nessuno, perché vorrebbe dire rischiare e di soffrire ancora, io non voglio.
Voglio poter sorridere, avere quella forza particolare dell'altro anno. Quella spensieratezza che mi hanno portato via entrando in quel mondo, che ora non sento mio perché mi feriscono continuamente.
La vita è bella, come la speranza, ma devi avere la forza di crederci e non è semplice.
Si dice che gli uomini solitari vedono con occhi "veri" il mondo.
Io più solitaria di così non posso starci.
Chissà se è vero, chissà se almeno ho una visione intera e non primordiale di questo mondo che va a pezzi e mi porta giù con se.